IMU:

Definizione e Calcolo

L’IMU, Imposta Municipale Propria, è il tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 6 dicembre del 2011 e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari.

Si tratta di un’imposta patrimoniale che si applica al possesso di fabbricati, aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.

La legge di Stabilità 2014 ha abolito l’Imu sulla prima casa, ad eccezione delle abitazioni appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

A seguito dell’abolizione dell’imposta per la prima casa, le aliquote sono stabilite di anno in anno da apposita delibera comunale, rispettando determinati criteri nazionali.

Come si calcola?

Per il calcolo dell’IMU è necessario avere a disposizione le seguenti informazioni:

  • rendita catastale dell’immobile: è possibile consultare il valore catastale presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o tramite il loro sito ufficiale;
  • coefficiente: può variare a seconda delle caratteristiche dell’immobile e delle normative comunali;
  • aliquota stabilita dal Comune: Le aliquote possono variare da comune a comune e possono essere diverse per le diverse categorie di destinazione d’uso.

Per calcolare l’importo dell’IMU, è necessario moltiplicare il valore catastale dell’immobile per l’aliquota comunale, ottenendo così la base imponibile. Successivamente, si applica una percentuale sulla base imponibile per ottenere l’importo finale dell’IMU da pagare.

Quando si paga?

La prima rata, o acconto, dell’Imposta Municipale Unica – meglio conosciuta come Imu – deve essere pagata entro il 16 giugno dell’anno di riferimento, mentre la seconda rata – o saldo – deve essere versata entro e non oltre il 16 dicembre.

Nel caso però in cui i suddetti termini coincidano con un giorno festivo o prefestivo, la scadenza slitta al primo giorno lavorativo utile.

Chi non deve pagare l’IMU?

Come suddetto, dal 1° gennaio 2014 sono esenti dal pagamento dell’IMU i possessori delle abitazioni principali accatastate nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e delle relative pertinenze.

Le abitazioni principali per cui è ancora dovuta l’imposta sono quelle accatastate nelle cosiddette categorie “di lusso”: A/1, A/8 e A/9.

Inoltre sono esenti dal pagamento dell’IMU i seguenti immobili:

  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  • gli alloggi sociali;
  • la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  • l’unico immobile posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia;
  • una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso;
  • gli immobili non utilizzabili né disponibili e per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di invasione di terreni o edifici c.p. o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.

 

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