Modificare la ringhiera del balcone: quando è possibile e quali autorizzazioni servono

I balconi degli appartamenti sono solitamente delimitati da un parapetto, che può assumere la forma di una ringhiera o di un muretto perimetrale. In alcuni casi, soprattutto quando in casa ci sono bambini piccoli, i proprietari potrebbero voler innalzare il parapetto per aumentare la sicurezza. Ma è sempre possibile farlo? E quali sono le procedure da seguire?

Parapetto del balcone: proprietà privata o condominiale?

Il parapetto svolge una funzione strutturale e di sicurezza, impedendo la caduta accidentale di persone o oggetti. Può essere realizzato in muratura oppure come una semplice inferriata in metallo. La possibilità di modificarlo dipende, innanzitutto, dalla sua qualificazione giuridica: si tratta di un bene comune o di proprietà esclusiva?

  • Proprietà condominiale: se il parapetto contribuisce all’estetica della facciata, viene considerato parte comune dell’edificio, ai sensi dell’art. 1117 del Codice Civile.
  • Proprietà privata: se invece ha una funzione puramente strutturale e protettiva, senza rilevanza estetica, rientra nella proprietà esclusiva del singolo condomino.
Quando serve l’autorizzazione del condominio?

Nel caso in cui il parapetto sia di proprietà esclusiva, il condomino può procedere con lavori di modifica, come l’innalzamento della ringhiera, purché ne informi preventivamente l’amministratore e ottenga il nulla osta, per evitare conflitti o contestazioni.

Se, al contrario, il parapetto ha anche una funzione decorativa ed è considerato bene comune, qualsiasi intervento richiede l’approvazione dell’assemblea condominiale. In questo caso, le spese per l’intervento saranno ripartite tra tutti i condomini, in proporzione ai millesimi di proprietà.

In sintesi

Prima di intraprendere lavori per modificare il parapetto del balcone, è fondamentale accertarne la natura giuridica. Solo così si potrà stabilire se sia necessaria l’autorizzazione del condominio o se si possa procedere liberamente. In ogni caso, comunicare con l’amministratore e agire in trasparenza resta sempre la scelta più saggia.

 

 

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