Voltura e subentro: cosa cambia quando si cambia casa
Quando ci si trasferisce in una nuova abitazione, oltre a scatoloni e traslochi, uno degli aspetti più importanti da gestire riguarda le utenze domestiche: luce, gas, acqua e, in alcuni casi, anche rifiuti o linea telefonica. In queste situazioni si sente spesso parlare di voltura e subentro, due procedure diverse che possono creare confusione.
Capire bene la differenza tra voltura e subentro è fondamentale per evitare interruzioni nei servizi e pagare solo ciò che spetta.
Cos’è la voltura
La voltura consiste nel cambiare l’intestatario di un contratto di fornitura già attivo. In pratica, il servizio non viene mai interrotto: si mantiene lo stesso contratto e le stesse condizioni, ma con un nuovo titolare.
Un esempio tipico è l’ingresso in una casa in affitto dove le utenze non sono state disdette. In questo caso basta richiedere la voltura per diventare i nuovi intestatari senza attendere una riattivazione.
Cos’è il subentro
Il subentro, invece, si richiede quando il contratto precedente è stato chiuso e la fornitura interrotta. Serve quindi ad attivare un nuovo contratto, anche con un fornitore diverso, così da riattivare l’utenza.
In alcuni casi possono essere necessari controlli tecnici o sopralluoghi, ad esempio per il gas. È la situazione tipica quando si acquista un immobile rimasto vuoto per un certo periodo.
Differenze principali tra voltura e subentro
- Voltura → contratto attivo, cambia solo l’intestatario.
- Subentro → contratto cessato, va attivato uno nuovo.
Da questa distinzione derivano differenze nei tempi, nei costi e nelle pratiche richieste:
- La voltura è generalmente più veloce.
- Il subentro può richiedere più giorni e, in alcuni casi, verifiche tecniche.
Trasloco: come capire quale operazione fare
Al momento del trasloco è importante controllare lo stato delle utenze:
- Se i contatori sono ancora attivi → richiedere la voltura.
- Se la fornitura è sospesa → avviare il subentro.
Prima di procedere conviene:
- fare una lettura dei contatori al momento dell’ingresso,
- chiedere al vecchio inquilino/proprietario se ha disdetto i contratti,
- contattare il fornitore per capire quale pratica avviare.
Tempistiche
- Voltura: in media da 2 a 7 giorni lavorativi.
- Subentro: circa 5-10 giorni lavorativi, ma per il gas possono servire fino a 14 giorni per via di controlli obbligatori.
Costi
I costi variano a seconda del fornitore e del tipo di contratto:
- Voltura: generalmente tra 30 e 70 €.
- Subentro: cifre simili, ma può risultare più costoso se sono necessari sopralluoghi o interventi tecnici.
Nel mercato libero ogni operatore stabilisce le proprie tariffe, mentre nel mercato tutelato i costi sono definiti da ARERA.
Come richiedere la voltura
Per fare la voltura servono:
- dati del nuovo intestatario (nome, codice fiscale, documento d’identità);
- eventuali dati del precedente intestatario;
- codice POD (luce) o PDR (gas);
- lettura del contatore;
- indirizzo di fornitura.
Come richiedere il subentro
Il subentro richiede la stipula di un nuovo contratto. Occorre:
- scegliere un fornitore;
- fornire i dati anagrafici dell’intestatario;
- comunicare il codice POD/PDR;
- fare la lettura del contatore;
- firmare il nuovo contratto.
In caso di gas disattivato da tempo, può essere richiesto un controllo tecnico o la certificazione dell’impianto.
Voltura mortis causa
Se il precedente intestatario è deceduto, si parla di voltura mortis causa. In questo caso gli eredi o chi entra nell’immobile possono richiedere la voltura presentando documenti aggiuntivi, come:
- certificato di morte o autocertificazione,
- documento che attesti la successione o il diritto a risiedere nell’abitazione,
- dati anagrafici del nuovo intestatario.
Molti fornitori permettono di completare la procedura senza alcuna interruzione del servizio.
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